Donare il sangue vuol dire donare la vita
È facile, indolore e permette di tenere sotto controllo il proprio stato di salute. Ma, soprattutto, può salvare molte vite. Donare il sangue è un gesto di generosità per il quale non sono richiesti particolari requisiti. Ecco come fare e perché ne vale la pena.
Un gesto apparentemente piccolo, come una singola donazione di sangue, può salvare una vita. Non è una visione romantica, ma la realtà: in base ai dati del Ministero della Salute, le donazioni salvano circa 630 mila individui all’anno, una media di una persona al minuto. Basterebbe questa cifra per non far abbassare la guardia sul tema e per spingere tutti noi a partecipare in massa alle campagne di donazione.
Eppure, non è così: nonostante una procedura veloce, indolore e anonima, le scorte di sangue sono sempre insufficienti. Ecco perché è stata istituita la Giornata mondiale del donatore di sangue che ogni 14 giugno accende i riflettori su una problematica importantissima e che, potenzialmente, ci coinvolge tutti.
A cosa serve il sangue donato?
Le trasfusioni di sangue sono essenziali per il trattamento di numerose patologie. Per esempio, un paziente affetto da talassemia necessita di circa 25 trasfusioni di sangue all’anno. Dopo interventi chirurgici delicati, come un trapianto di cuore, si richiedono da 30 a 40 sacche di sangue, riferisce sempre il Ministero della Salute.
Le trasfusioni sono poi fondamentali per affrontare condizioni come la leucemia o le insufficienze renali croniche, ma sono vitali anche in svariate situazioni di emergenza, come in caso di gravi incidenti. La donazione di plasma, la componente liquida del sangue, contribuisce, inoltre, alla produzione di medicinali plasmaderivati, come l’albumina e le immunoglobuline, utilizzati in terapie salvavita per malattie del fegato o trattamenti antitetano.
Come donare il sangue?
Basta recarsi in uno dei 278 servizi trasfusionali o nei punti di raccolta ospedalieri distribuiti in tutta Italia, o in una delle circa 1.300 unità di raccolta organizzate da associazioni di volontari come Avis, Croce Rossa, Fidas e Fratres. Ma spesso vengono anche allestite delle apposite unità mobili per i prelievi a livello regionale. Per trovare la sede più vicina, è possibile consultare la sezione “Dove donare il sangue” del Centro nazionale sangue (www.donailsangue.salute.gov.it).
I nuovi donatori, per accelerare la procedura ed evitare attese, dovrebbero prenotare la donazione contattando in anticipo la struttura scelta. All’arrivo è necessario rispondere a un questionario sulla propria storia clinica e sostenere un colloquio conoscitivo con un medico. Terminati questi passaggi, viene effettuato il prelievo. Il tempo richiesto è di circa 15 minuti. Il sangue del donatore verrà poi sottoposto agli esami necessari (Hiv, epatite B, epatite C, sifilide, emocromo completo, gruppo sanguigno...).
Chi può donare il sangue
Possono donare il sangue tutti i maggiorenni (fino ai 65 anni, salvo casi specifici) in buona salute, con frequenza diversa a seconda dei casi. Gli uomini ogni tre mesi, così come le donne in età non fertile. Le donne in età fertile, invece, devono limitare la donazione a due volte l’anno. È richiesto un peso corporeo non inferiore ai 50 chilogrammi. Una volta effettuata la procedura, il donatore deve osservare un breve periodo di riposo e concedersi una piccola merenda, soprattutto per reintegrare i liquidi persi. I lavoratori dipendenti che donano il sangue hanno diritto a un permesso di lavoro per l’intera giornata.
L’alternativa al sangue donato? Non esiste (ancora)
Ad oggi non esiste un’alternativa artificiale al sangue umano proveniente dalle donazioni. Il sangue, infatti, è una sostanza molto complessa, formata da globuli rossi, globuli bianchi, piastrine e plasma, con una composizione biochimica così articolata che ancora non può essere completamente replicata in laboratorio. Nel corso degli anni sono stati sviluppati alcuni prodotti denominati “sostituti del plasma”, utili per fornire una soluzione temporanea in alcune situazioni di emergenza.
Tuttavia, attualmente non c’è nulla che possa replicare completamente le funzioni di tutti i componenti del sangue. Ecco perché la donazione di sangue è così importante: è ancora l’unico modo per garantire a tutti noi la disponibilità di questa risorsa fondamentale per la vita umana.